Sono intervenuto ieri sulla questione Viterbo in Fiore e stamattina apprendo dalla stampa di un dietro front della Sindaca che smentisce le affermazioni perentorie dell’assessore Silvio Franco e si mette al fianco degli organizzatori privati della stessa manifestazione.
Al netto della confusione che mi pare regnare sovrana nelle stanze di Palazzo dei Priori, aggiungo due considerazioni a quanto detto ieri e avanzo una richiesta.
La prima considerazione riguarda la capacità amministrativa di una compagine di governo che ogni giorno pretende di insegnarci il valore dello studio, della programmazione e del pensare in grande: ci candidiamo a Città della Cultura Europea per il 2033 e non riusciamo a mettere in programma per l’anno in corso nemmeno quello che già esiste. Forse è il caso di rivedere al ribasso gli obiettivi: magari il prossimo Natale evitiamo di farlo come quest’anno.
La seconda considerazione, più politica, riguarda invece lo stato di salute di una maggioranza che ha promesso di rompere col passato e che del passato si serve per i pochissimi risultati ottenuti. Non c’è una, e dico una, iniziativa della giunta Frontini che non sia la prosecuzione di attività programmate dalla precedente amministrazione.
Anche in questo caso, basterebbe evitare di usare certi toni nei confronti dell’opposizione (e della città che sembra non aver colto fino in fondo la fortuna che le è capitata) e uscire dal reality in cui sembra di essere piombati.
Da ultimo, la richiesta: credo sia arrivato il momento che l’assessore Franco si dimetta. Si dimetta senza ulteriori indugi per il bene della città. La politica, ci hanno spiegato, non è un mestiere ma mettersi al servizio della comunità. Che non sia il mestiere dell’assessore Franco si vede e allora faccia un servizio a Viterbo salutandoci. Viterbo ha bisogno di ben altro impegno.
Luigi Maria Buzzi – Responsabile circolo FdI Viterbo