Anche se ad essere votato in assemblea dei sindaci è stato, a detta della sindaca, un non documento, resta il fatto che dare l’Incarico ad Ato a presentare un piano sull’impiego dei rincari, prevede, ovviamente, che ci sia un rincaro.Posto che la situazione della società Talete è nota e che si devono mettere in atto tutti i provvedimenti necessari per non interrompere un servizio essenziale come quello dell’erogazione dell’acqua, è altrettanto vero che l’amministrazione comunale delle barricate contro i rincari e contro la privatizzazione finalmente si scontra con la realtà.
Da una parte infatti intraprende l’ardua strada del ricorso al tar, poi vota un documento che non avrebbe potuto non votare. Cara Sindaca Frontini, finalmente forse comincia a rendersi conto che una cosa è fare i banchetti o aizzare le folle con fantomatici progetti civici magici e risolutori di ogni cosa, altro è amministrare una città come il capoluogo di provincia e rispettare regole e normative che di magia e sogno hanno davvero poco.
Gruppo consiliare FdI Viterbo